28 gennaio 2008
 

Bernardino Luini

 

Nel mese di ottobre 2007 le Poste americane hanno emesso un francobollo da 41 centesimi dedicato al pittore Bernardino Luini raffigurante La Madonna con bambino, dipinto  che si trova nella National Gallery of Art di Washington, D.C.

Bernardino Luini nacque a Runo di Dumenza, provincia di Varese intorno al 1480. In questo paese dell’entroterra di Luino sul lago Maggiore, Bernardino, figlio di Giovanni Donato de Scapis e di Caterina Ravasi, rimase probabilmente fino ai primi del 1500 quando si trasferì a Milano dove incominciò la sua carriera artistica.

Il suo stile pittorico richiama la Scuola lombarda, ma si nota pure una grande influenza della pittura di Leonardo da Vinci che Bernardino Luini rivisita in chiave originale, maggiormente sentimentale e popolare.

Le prime testimonianze certe dei suoi lavori risalgono al 1507 con un affresco nella chiesa della Santa Beata Vergine del Soccorso a. Gerenzano in provincia di Varese e la pala "Madonna col bambino e due santi" conservata al Museo Jacquemart-Andre di Parigi.

L’interno della chiesa cimiteriale di san Pietro a Luino ospita una delle sue prime prove ad affresco, forse del 1505: l'"Adorazione dei Magi". Nel Duomo di Monza gli viene attribuito l'affresco del presbiterio con "San Gerardo dei Tintori" e nell'oratorio di San Vittore a Meda le "Figure a mezzo busto" dei tondi e dei rombi del fregio sul tramezzo.

Del 1512 è il pagamento per un affresco raffigurante la "Madonna col Bambino, due angeli musici e storie di San Benedetto" ordinatogli dai monaci dell'abbazia di Chiaravalle (la cosiddetta "Madonna della Buonanotte") per l'accesso alla scala che conduceva al dormitorio, ora posto nel transetto della chiesa.

A Ponte in Valtellina la parrocchiale di San Maurizio reca nella lunetta sovrastante il portale maggiore il suo affresco con la "Madonna col Bambino e san Maurizio".

Le richieste dei committenti lo portarono in giro per l’Italia. Si era fatto conoscere a Milano per la sua bravura nell’esprimere i soggetti religiosi e naturalmente la fama gli procurò nuove commesse.

Fu senz’altro a Roma e Firenze dove ebbe modo di conoscere le opere di Raffaello, di cui coniugò alcuni elementi stilistici con moduli lombardi.

Risalgono invece al 1523 gli affreschi commissionatigli da Gerolamo Rabia "Mito di Cefalo e Procri" che si trova pure alla National Gallery of Art di Washington, D.C.

A Lugano nel quartiere di Cassarate la Cappella di San Pietro delle Erbette nella lunetta della parete frontale del coro ospita un affresco di ottima fattura raffigurante la "Crocifissione con la Madonna e i Santi Giovanni, Pietro, Paolo, Andrea e Pietro Martire" a lui attribuito, così come il "Crocefisso con la Madonna, San Giovanni e due angeli" originariamente collocato nella chiesa del demolito convento luganese di San Francesco e ora posto nella chiesa di San Nazario di Dino. Anche ad Agnuzzo, frazione di Muzzano la cappella di Sant'Andrea, documentata dal 1208, appartenente al piccolo convento dipendente dell'abbazia di Sant'Abbondio di Como, in controfacciata presenta un notevole affresco databile al 1525: entro una cornice architettonica rinascimentale, il "Crocifisso con due angeli che ne raccolgono il sangue" con alla destra "Santo Stefano" e a sinistra "Sant'Abbondio". L'opera non è firmata, ma il suo stile esecutivo prelude al capolavoro in Santa Maria degli Angeli.

Infatti la grande padronanza di stile acquisita si palesa nella grandiosa "Passione e Crocefissione" (il più famoso affresco rinascimentale della Svizzera sul tramezzo di Santa Maria degli Angeli a Lugano del (1529), sulle spalle dell'arco mediano "San Rocco e San Sebastiano", sulla parete meridionale "Ultima cena", staccata in tre frammenti, nella prima cappella laterale la "Madonna col Bambino e San Giovannino" (originariamente sulla porta della sacrestia del convento) e su un pilastro "Cristo in Pietà coi Santi Francesco e Bernardino".

Bernardino Luini muore nel 1532

Molte opere di Bernardino Luini sono sparse per il mondo.

In Nordamerica si possono vedere nelle seguenti città:

Madonna col Bambino, ca 1515, olio su tavola, 43 x 40 cm, Washington, NationalGallery

Madonna col Bambino e i santi Sebastiano e Rocco, ca 1520-1522, olio su tavola, 173 x 154 cm, Sarasota, Florida, Ringling Museum of Art.

Ritratto di dama, ca 1525, olio su tela, Washington, National Gallery.

Sant'Alessandro, 1525, olio su tavola, 62 x 34 cm, Pasadena, California, Norton Simon Museum.

Maria Maddalena, ca 1525, olio su tavola, 58 x 47 cm, Washington, National Gallery.

Qualcuno si chiederà come mai queste opere sono all’estero. Sono davvero patrimonio italiano, sono state rubate oppure regolarmente comprate? Penso che per Luini si tratti di una situazione regolare che non ha niente a che fare con i reperti archeologici recentemente restituiti dal Getty Museum di Los Angeles in quanto trafugate ed esportate illegalmente.

Tuttavia la questione è aperta ed era proprio nativo di Dumenza anche l'autore di uno dei furti più clamorosi della storia: il furto della Gioconda.

Il 21 agosto 1911, Vincenzo Peruggia, imbianchino di Dumenza che lavorava al Louvre, animato da spirito patriottico, staccò il quadro dalla cornice, se lo mise sotto la giacca, uscì e se ne tornò a casa. A dispetto di tutte le indagini, la Gioconda venne ritrovata soltanto quando il Peruggia tentò di cederlo a un antiquario fiorentino perché lo affidasse a qualche museo italiano._

 

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