8 dicembre 2008
 

John Fugazi, da Santo Stefano Lodigiano a

San Francisco

 

I registri parrocchiali di Santo Stefano Lodigiano consultati, grazie all’interesse di Maria Grazia Casali, attestano il luogo di nascita di John Fugazi.

John Fugazi nacque Giovanni Battista Fugazza il 12 febbraio 1838 in contrada Piazzollo di Santo Stefano Lodigiano, provincia di Lodi, allora Santo Stefano al Corno, provincia di Milano, da Bernardo e Maria Domenica Mazzi. Fu poi battezzato nella chiesa dedicata alla Beata Vergine Assunta in Cielo, padrini Alessandro Razetti con Giuseppe e Veneranda Borella.

I genitori erano probabilmente di origine ligure ; infatti, il paese di Santo Stefano d’Aveto ne reclama i natali, pur non documentandoli. Tuttavia, già nel 1988, il comune di Santo Stefano Lodigiano aveva confermato l’avvenimento in occasione del 75° anniversario della fondazione della Fugazi Hall di San Francisco.

Altri dati, desunti da articoli vari, sembravano oscurare il luogo di nascita, citando, ad esempio, un generico Milano, sempre senza riferimenti a fonti manoscritte.

La svolta  avvenne nell’agosto 2006,  grazie all’interessamento della dott.ssa Maria Grazia Casali dell’Archivio Storico Diocesano di Lodi e del parroco don Primo Ceresa, che ha permesso di rintracciare e consultare i registri della parrocchia di Santo Stefano Lodigiano riguardanti John Fugazi.

Tutte le informazioni conducevamo a Santo Stefano: il  registro dei battezzati diede la risposta senza troppe difficoltà : Ego Joseph Salvaderi baptizavi infantem hodie circa meridie natum a Bernardo et Maria Mazzi (...) nomen impositum fuit Joannis Baptista.

Ma che era Giovanni Fugazza alias John Fugazi?

John Fugazi, il cui padre faceva il carrettiere e la madre l’operaia  di filanda, partì per l’America da Genova il 27 ottobre 1854 a bordo del vapore “Alabama”, che arrivò a New Orleans il 17 gennaio 1855. Il cognome, già storpiato in Fawgase, diverrà in seguito semplicemente Fugazi.

Dopo aver girovagato da New Orleans a Memphis, Cincinnati e New York, Fugazi arrivò in California nel 1860 dove continuò le sue peripezie, alla ricerca di un lavoro stabile. fino al 1869. A San Francisco, dopo aver venduto anche tinture per capelli, avviò la propria agenzia di viaggi con la rappresentanza della “White Line Star”. Oltre ai passaggi marittimi e ferroviari, Fugazi custodiva e trasferiva il denaro dei suoi connazionali, molto sospettosi delle banche americane. (L’agenzia viaggi Fugazi/Dana Giusti Travel Agency è tuttora esistente)

L’attività pseudo-bancaria di Fugazi si evolse nel 1893, allorché decise di aprire la propria cassa di risparmio: Columbus Savings and Loan Society che nel 1901 arrivò ad avere un deposito di 1.5 milioni di dollari. Nel 1905 Fugazi lasciò la banca, ma nel 1906, subito dopo il terremoto di San Francisco, diede vita ad un’altra istituzione, la Italian People’s Bank – Banca Popolare Operaia, per aiutare gli immigrati a riprendere dalla tragedia, soprattutto economica.

Poco alla volta Fugazi si ritirò dagli affari, ma continuò a contribuire sia moralmente sia finanziariamente al benessere della comunità italiana di San Francisco. Sognava di donare un centro per riunire tutte le associazioni italiane. Dopo diverse traversie, riuscì a portare a termine il suo progetto : la Casa Coloniale Italiana Fugazi fu infatti inaugurata nel 1913 al numero 678 di Green Street a San Francisco. Il grande edificio di tre piani, sormontato da una nicchia contenente il busto di un John Fugazi dalla lunga barba mosaica, ospitò in varie riprese le diverse associazioni italiane : il comitato di soccorso, la camera di commercio, la scuola italiana, il consolato italiano, la società Dante Alighieri ed altre ancora.

John Fugazi morì nel 1916.

Un secolo dopo la sua scomparsa, il quartiere a prevalenza italiano di North Beach è decisamente mutato, ma sono molte le testimonianze rimaste : la chiesa di San Pietro e Paolo, quella di San Francesco d’Assisi, il caffé Vesuvio, il caffé Trieste, il City Light Bookstore fondato da Lawrence Ferlinghetti e caro alla Beat generation di Ginsberg e Kerouac, il negozio di alimentari Molinari, il ristorante Fior d’Italia.

E la Fugazi Hall, dove da 30 anni  è in scena lo stravagante spettacolo di Steve Silver, Beach Blanket Babylon,  che resiste all’incalzare del tempo.

Una storia, un pezzo di Lombardia tutto da raccontare. _