29 giugno 2007

 

Cuggiono e St. Louis, Missouri (USA), sempre più vicini

 

Durante la festa del solstizio d’estate ha avuto luogo la videoconferenza tra Cuggiono e St. Louis per rafforzare i legami d’amicizia tra le genti.

Antonio Oriola è uno studioso di storia prestato alle telecomunicazioni. Poche parole e mente analitica rivolta alla comprensione dei problemi e alla loro soluzione. Soprattutto quelli tecnici relativi al suono, alle webcam, ai computer. Tutte quelle operazioni che sono servite domenica 24 giugno 2007 a rendere possibile il collegamento in videoconferenza tra Cuggiono e un gruppo di rappresentanti della comunità italiana di St. Louis in seno alle manifestazioni della festa del solstizio d’estate organizzata dal Comitato di Difesa Ambientale di Cuggiono e dall’Ecoistituto della valle del Ticino. Desiderio di far capire ai nostri amici d’oltreoceano e alla popolazione tutta di Cuggiono e dintorni che l’emigrazione non è stato un avvenimento a sé stante, ma che continua a permeare la nostra vita quotidiana in tutte le sue sfaccettature. Anteprima per introdurre l’inaugurazione, il 15 luglio 2007, del Centro di documentazione e storia contemporanea sito nella ex Chiesa di Santa Maria in Braida riportata al suo splendore con l’aiuto dei Cuggionesi sia in termini economici, ma soprattutto attraverso prestazioni di lavoro gratuite e volontarie di persone e aziende locali interessate a restaurare e così conservare un bene pubblico.

L’idea della videoconferenza con St. Louis è maturata dopo averne messa a punto una simile con la comunità di Herrin in Illinois prevista proprio per il 15 luglio 2007. Occasione propizia è stata la visita del nostro amico Gene Mariani, presidente emerito dell’Italian Club di St. Louis e tuttora docente di organizzazione aziendale alla Washington University di St. Louis, la stessa università dove ha insegnato anche Rita Levi Montalcini durante il suo soggiorno in America, nonché visiting professor in Cina, che ha voluto dedicare due giorni del suo viaggio in Italia a Cuggiono. Accompagnato dal suo amico Dante Prosperi, i due Toscani di Bagni di Lucca si sono accorti che il desiderio di mantenere i rapporti con i Cuggionesi di St. Louis si è in realtà esteso a tutti coloro che hanno interesse nell’Italianità e nelle relazioni tra le persone. Conoscere le loro esperienze e migliorare la faccia del pianeta attraverso lo studio della storia e degli avvenimenti di tutti i giorni.
Problemi comuni relativi all’acqua, alla sanità, alla prepotenza degli organismi di potere.

Bello parlarsi e scoprire sempre maggiori pensieri comuni. Così Gene ha preso possesso della possibilità di riunire alcune persone rappresentative della comunità di St.Louis del quartiere della Hill e di dialogare di fronte alla folla partecipante alla festa del solstizio d’estate. Ovviamente non soltanto di Cuggiono. Digerita la paella e le salamelle preparate con la solita solerzia e sudore dagli infaticabili volontari, ammirevole la presenza delle centinaia di persone che hanno atteso l’evento.

Il clou della manifestazione è stato il ricordo della clamorosa e devastante vittoria della squadra americana di calcio contro quella inglese durante i campionati mondiale di calcio dell’estate del 1950 a Belo Horizonte in Brasile. La squadra americana formata da dilettanti aveva tra le sue file cinque giocatori della squadra dei Simpkins di St. Louis allenata da Joe Numi : Frank Borghi portiere, Gino Pariani interno, Charlie "Gloves" Colombo difensore centrale, Frank "Pee Wee" Wallace attaccante, Bob Annis terzino di riserva. Di St. Louis era pure Harry Keough che faceva il portalettere. Tra gli altri componenti della squadra titolare c’erano Joe Maca, Ed Mcilvenny, Walter Bahr, Ed e John Souza e Joe Gaetjens. Frank Borghi lavorava nella ditta di pompe funebri degli zii Calcaterra, Charlie Colombo era macellaio e Gino Pariani era operaio alla Continental Can. La partita si svolse il 29 giugno 1950 e il goal della vittoria fu segnato da Joe Gaetjens.
Dopo la proiezione di alcuni brevi spezzoni del film su schermo gigante per spiegare meglio il racconto, è incominciata la videoconferenza.

I partecipanti di St. Louis sono stati:

Maria Cuccia-Brand, Presidente dell’Italian Club di St.Louis con il marito Richard Brand; Eugene Mariani, Presidente emerito dell’Italian Club di St. Louis; Carolina Ranzini Stelzer, di chiare origini cuggionesi e membro attivo dell’organizzazione Hill 2000 con il marito Jack Stelzer ; Giulia Mariani Camp, figlia di Eugene Mariani e responsabile della parte tecnica della videoconferenza; Joe Numi, allenatore della squadra dei Simpkins di St. Louis; Frank Borghi, portiere della squadra americana che sconfisse l’Inghilterra nel 1950 ;Harry Keough, difensore della squadra americana nella famosa partita ; Padre Salvatore Polizzi a lungo padre spirituale della comunità italiana della Hill e strenuo difensore e assertore dei suoi diritti; padre Vincent Bommarito, assente per altri impegni, ha mandato i suoi saluti.

Un grande applauso ha salutato l’apparizione degli amici di St. Louis sul grande schermo.

Le domande poste agli intervenuti di St. Louis sono state semplici e dirette ad introdurre la vita della Hill di ieri e di oggi.

Padre Polizzi - Lo sport ha avuto un grande ruolo nell’integrazione degli italiani di St. Louis che hanno potuto conoscere la realtà americana al di fuori della Hill anche da un punto di forza data dalla capacità atletica. Oltre che nel calcio ci sono stati campioni di baseball come Joe Garagiola da Inveruno e Yogi Berra da Cuggiono.

La vittoria sull’Inghilterra creò una grande euforia sulla Hill anche se il calcio era talmente sconosciuto in America che la risonanza non fu adeguata alla grandezza dell’evento.

La Hill continua ancora adesso ad avere la chiesa come centro della maggior parte delle attività.

La chiesa di Sant’Ambrogio è sempre l’edificio più alto della Hill e la cosa non è solo simbolica. La parrocchia è retta da padre Vincent Bommarito che abbiamo avuto modo di incontrare anche a Cuggiono.
La Hill ha avuto grandi problemi in passato quando il quartiere è stato diviso per far posto all’autostrada I-44. La tesi di dottorato di Polizzi illustra tutte le fasi della battaglia per difendere la propria identità ed è oggetto di studio da parte dell’Ecoistituto per comprendere meglio come problemi simili sono stati affrontati sul territorio locale come ad esempio la discarica di Buscate.

Maria Cuccia - Brand ha invece ribadito il ruolo dell’Italian Club di St. Louis nel continuare a mantenere viva la tradizione italiana nella sua evoluzione americana attraverso le varie attività sociali e culturali sempre in evoluzione e collegate con le altre associazioni italiane sia a St. Louis sia in America. Questo momento segna un passo importante per stabilire relazioni più profonde con l’Italia e grande merito va a Eugene Mariani per averci indicato la strada.

Frank Borghi e Harry Keough indossavano le giacche rosse dell’US National Hall of Fame.

Harry Keough ha evidenziato come gli sport più popolari come il baseball, il foot-ball e il basket hanno relegato il calcio in un angolo, anche se oggi soprattutto con le nuove immigrazioni si sta assistendo ad un rinnovato interesse per questa disciplina.

Emozionante l’incontro con questi due forti rappresentanti di una generazione che non riusciva a

farsi strada, che aveva qualcosa da dire e che non veniva ascoltata. Visi amabili di persone che ci riportano un’America lontana, da sogno. 

Quando per riscattarsi bastava, a volte, soltanto una partita di calcio giocata con forza e lealtà, magari un pizzico di fortuna, ma soprattutto la voglia di stare assieme senza troppi fronzoli. L’evoluzione non permette di soffermarsi troppo sul ricordo di un tempo andato. 

Ma erano felici domenica 24 giugno. Felici forse di essere ricordati anche da noi.

Il miracolo della vita continua anche con la forza propulsiva generata dalla vittoria della squadra dei brocchi contro quella dei vincitori designati._