4 febbraio 2008
 

Beatrice Capra, speranza del tennis


Beatrice Capra è un nome che non dirà nulla anche ai grandi appassionati di tennis italiani. In America invece la 15enne, nata il 6 aprile del 1992 a Maryland da papà Giovanni, di nazionalità italiana, e mamma Lauriel, americana, è considerata una delle più grandi promesse del tennis a stelle e strisce. La mamma, Laurie MacGill, ex tennista di buon livello all’università, l’ha spinta, le ha messo in mano la prima racchetta e le ha fatto da allenatrice nei suoi primi anni. E molti già adesso la paragonano a Jennifer Capriati non solo per il cognome italiano che la ricorda, ma anche per il suo gioco e la sua potenza da fondo campo, molto simili a quelli della ex numero 1 del mondo.

Insomma, l’Italia potrebbe avere una giocatrice dal grande potenziale, però la Capra - che a soli 15 anni ha già raccolto i primi punti nel circuito dei grandi, chiudendo il 2007 al numero 965 delle classifiche mondiali femminili con 5 punti Wta disputando però appena 8 tornei - è già finita sotto la protezione della federazione americana, nonostante il desiderio del nonno Angelo - che abita a Monza - di vederla un giorno lottare per la nostra bandiera. Beatrice, che a novembre a Lima (un torneo Itf da 10000 dollari) è approdata fino ai quarti di finale - ha infatti un doppio passaporto: la Usta, la federazione tennis americana, la segue da tempo e da due anni la convoca regolarmente nel centro tecnico federale di Boca Raton. Mentre il nonno, in Italia, ha scritto alla Federazione, ma dopo un primo contatto non ha più avuto notizie. La prima lettera è del 2006, quando Beatrice vinse il torneo under 14 dell’Easter Bowl, uno dei tornei junior più importanti in America - spiega -. Hanno risposto segnalandomi soltanto che mia nipote aveva partecipato a tornei juniores per gli Stati Uniti. È vero: è stata anche convocata per la Fed Cup juniores, ma questo non pregiudica un suo futuro italiano.

Beatrice appunto come Jennifer Capriati, italiana di origine ma americana per il mondo del tennis. Nel 2007 intanto ha raggiunto la finale dell’Easter Bowl nella categoria under 16, senza essere testa di serie, mentre quest’anno - complice un infortunio - ha avuto problemi ad inizio stagione. Mi piacerebbe vedere mia nipote giocare per l’Italia: la Federtennis è stata molto gentile nel rispondermi, ma non mi sembra intenzionata a muoversi al riguardo. Beatrice viene spesso in Italia, quest’anno dovrebbe venire per giocare un paio di tornei Itf e quasi sicuramente il torneo dell’Avvenire. Così magari, se giocasse bene, potrebbe attirare questa volta l’attenzione della Fit. La Capra nel 2006 è stata la numero 1 americana delle classifiche Under 14 e attualmente è numero 4 a livello under 16 nonostante abbia giocato pochi tornei juniores. Infatti il suo allenatore, Frank Salazar (ex buon tennista junior americano), sta puntando molto sui tornei Itf, il livello che sta subito sotto al circuito professionistico Wta, perché ritiene che Beatrice sia già pronta al grande salto. E giocare per l’Italia - così come vorrebbe nonno Angelo - sarebbe fattibile perché la Capra non ha ancora deciso quale sarà la propria nazionalità tennistica anche se, per come la sta coccolando la federazione statunitense, al momento la cosa sembra veramente difficile: Adesso Beatrice vuole allenarsi al meglio e salire rapidamente le classifiche mondiali. Lei vuole pensare solamente a vincere in campo. Poi, a quel punto, sceglierà cosa fare: mi piacerebbe che la nostra federazione ci pensasse._

 

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