8 aprile 2008
Il Museo italiano
dell’emigrazione sarà
Il Museo Nazionale delle Migrazioni, colmando così un vuoto che non ha più giustificazioni nella prospettiva storica dei nostri tempi, aprirà i battenti a Roma entro la metà del prossimo anno nella struttura che il futuro sindaco della città metterà a disposizione, nel rispetto degli accordi presi con Walter Veltroni". Lo ha annunciato Franco Danieli, vice ministro agli Affari Esteri con delega agli Italiani nel Mondo, in occasione della presentazione del volume che raccoglie, con un ricco corredo fotografico, gli atti del convegno "L'Italia nel mondo, il mondo in Italia" che si è svolto al ministero per gli Affari Esteri il 26 ottobre 2007. Il convegno, così come il volume presentato oggi 8 aprile 2008 alla Farnesina, ha avuto come oggetto lo stato dell'arte del progetto del museo nazionale interamente dedicato al fenomeno migratorio. Curato da Norberto Lombardi, direttore dei "Quaderni sulle Migrazioni" e da Adriano Benedetti, direttore generale per gli Italiani all'Estero e le Politiche Migratorie, il volume documenta sia quello che è stato, in oltre cento anni, il fenomeno migratorio sul piano storico, sociale ed economico in ambito regionale e nazionale, e gli ultimi quindici anni di migrazioni verso l'Italia. Un fenomeno bidirezionale che ha cambiato e continua a cambiare la fisionomia dell'Italia, capace di offrire alle comunità estere le proprie peculiarità, ma anche di accogliere nuove etnie e culture. A rappresentare con efficacia un fenomeno così complesso e strutturato sarà il Museo delle Migrazioni che, nel rispetto della sua connotazione nazionale, offrirà uno spaccato delle migrazioni storicamente sedimentate insieme con i più recenti e diversificati flussi. Secondo gli accordi siglati tra comune di Roma e ministero per gli Affari Esteri, il Campidoglio dovrebbe mettere a disposizione non solo una struttura idonea su Roma, ad oggi in fase di individuazione, ma anche il personale necessario e collaborare alla futura gestione. A copertura delle spese di allestimento e acquisizione del materiale da esporre e quello da catalogare e offrire alla consultazione sono stati stanziati in Finanziaria 2008 circa 2.800.000 euro. "Il Museo delle Migrazioni sarà non solo un luogo di esposizione di materiali importanti che raccontano la storia dei fenomeni migratori da e verso l'Italia, ma anche - ha dichiarato il vice ministro Danieli - luogo aperto d'incontri e di scambi di opportunità. Aperto alle comunità di italiani nel mondo, alle comunità d'affari come la rete delle Camere di Commercio, ai ricercatori italiani nel mondo, alle comunità di immigrati che risiedono in Italia". Il Museo Nazionale delle Migrazioni sarà una struttura polifunzionale di servizi dove poter organizzare "mostre, convegni, ma anche - ha spiegato il vice ministro Danieli - feste ispirate al modello di molte realtà analoghe all'estero, dove le comunità si incontrano e festeggiano". "Ci sarà -aggiunge Danieli- la più grande raccolta di materiale sull'argomento. Esporremo, tra gli altri, una raccolta molto importante attinente l'attività del Commissariato per l'Emigrazione e una raccolta di 30.000 immagini dedicate all'emigrazione italiana, già digitalizzate e concesse dal Museo di Melbourne. La scommessa è di farne un luogo vivo di scambi e di ricerca". Un museo che è necessario realizzare "sia perché è ormai maturo il dibattito sul tema delle migrazioni sia perché - ha sottolineato il direttore generale Adriano Benedetti - non può prescindere da quello che sarà un trend forte anche nel futuro prossimo, ovvero dell'Italia come Paese di accoglienza di flussi migratori. Paradossale che ben 25 nazioni ad oggi abbiano un loro museo nazionale sulle migrazioni e che invece l'Italia, Paese che ha avuto un ruolo centrale nel processo storico, non ne sia ancora dotato"._ |