28 gennaio 2008
 

Italiani a Vancouver, British Columbia, Canada

 

Invitato dalla Vancouver Historical Society ad illustrare origini e sviluppi della presenza italiana nella metropoli britishcolumbiana, Raymond Culos, autore dei tre volumi Vancouver’s Society of Italians, ha parlato sere or sono ad un pubblico di circa duecento tra soci e simpatizzanti dell’istituzione convenuti nella usuale sede del Vancouver Museum.

Il relatore ha rievocato l'arrivo in questa parte del Canada dei primissimi italiani, provenienti per lo più dalla California, attratti dalla corsa all'oro del Fraser nella seconda metà dell'Ottocento. Le prime associazioni di italiani ebbero tuttavia origine all'inizio del secolo successivo, quando la presenza di immigrati - arrivati questa volta dall'est del Canada o direttamente dall'Italia - si fece piú consistente. Erano lavoratori nelle costruende ferrovie, artigiani, commercianti, piccoli imprenditori. Nel 1904, per iniziativa dell'interprete Giovanni Carrelli, comproprietario con Severino Sanpietro del Klondike Hotel, prese avvio la Sons of Italy Mutual Aid Society. Registrata ufficialmente nel 1905, tra i suoi 59 soci fondatori c'erano l'agente del regno Agostino Ferrera (Ferrera Court in East Hastings) e l'imprenditore Angelo Calori (Hotel Europa in Gastown).

Libertà, fratellanza, uguaglianza erano i concetti ispiratori di quella prima associazione di immigrati provenienti da ogni regione della penisola; tra gli scopi concreti l'assistenza sociale, al tempo non disponibile da parte del governo (con benefici in caso di malattia e di morte, servizio interpreti, attività sociali e sportive, programmi culturali e linguistici) e la promozione di un forum entro il quale poter esprimere idee, discutere problemi e fare progetti comuni. La Figli d'Italia, di cui faceva parte la Lega Femminile, operò a Vancouver per oltre sessant'anni, cessando ufficialmente la sua attività nel 1966.

La Veneta Benevolent Society (Società Veneta di Mutuo Soccorso) era stata invece fondata nel 1911 da Filippo Branca, originario di Turbigo (Milano), diventato minatore in Utah agli inizi del 1890. Sposato a Teresa Christofer, una veneta irredentista, Branca si era spostato in California e quindi a Vancouver Island, dove nel 1903 era nato il secondogenito Angelo, che divenne un famoso giudice di Corte Suprema e poi di Corte d'Appello della British Columbia. Il giudice Branca ebbe un ruolo fondamentale nella vita della comunità italiana di Vancouver. A lui si deve la fusione, nel 1966, delle varie precedenti associazioni, sfociate nella Confratellanza Italo-Canadese, tuttora attiva insieme con decine di altre associazioni e club operanti nell'ambito della federazione denominata Italian Cultural Centre Society, ovvero il Centro culturale italiano di Vancouver.

Tra gli argomenti trattati - intervallati da quesiti del pubblico - il relatore ha accennato al contributo artistico fornito alla città dallo scultore Carlo Marega. Ha anche illustrato il ruolo drammatico avuto in periodo fascista dalla organizzazione Giordano Bruno, e si è soffermato sulla pagina triste degli italiani internati nei campi di Kananaskis e Petawawa durante la seconda guerra mondiale. Interessante la serie di diapositive proiettate a sottolineare vari momenti del percorso storico.

Raymond Culos è nato a Vancouver nel 1936 da Marino Culos e Phyllis (Felicetta) Minichiello, che sono stati ambedue attivamente impegnati in comunità, ed ha lavorato per 37 anni in posizioni manageriali per i quotidiani Vancouver Sun e Province. Il nonno paterno, Pietro, era arrivato a Vancouver da San Giovanni di Casarsa in Friuli nel 1910: Marino aveva allora sei anni e Felicetta, nata nell'Illinois da Artemisia e Saverio Minichiello, appena quaranta giorni._

 

Da Anna Zampieri Pan /AISE