22 novembre 2007
 

Ad Alessandria la terza conferenza mondiale dei Piemontesi nel mondo

 

Bobby Tanzilo la racconta in questo modo:

“A Milwaukee, Wisconsin gli italiani sono numerosi, ma quelli con radici piemontesi sono piuttosto rari da incontrare. A parte quelli come me che ci sono arrivati da altre città, c’è soltanto un gruppo di discendenti di migranti del Canavese vicino a Torino che sono venuti un centinaio di anni fa a lavorare nei laminatoi di Bay View, oltre ad alcuni migranti moderni che si sono stabiliti qui per motivi di lavoro.

Così quando la gente che abita lontano da Milwaukee, città conosciuta soprattutto per la birra

(Miller) vede il mio sito web dedicato alla regione e il mio daffare per promuovere la cultura piemontese, ha qualche ragione di stupirsi in quanto mi rendo conto di far parte di un gruppo ristretto.

Durante la terza conferenza mondiale dei piemontesi nel mondo  che si è svolta ad Alessandria, ho incontrato persone che la pensano come me provenienti da tutto il mondo. C’erano piemontesi dal Sudafrica, Cina, Canada, Australia, Argentina, Brasile, Inghilterra, Francia, Russia...: 19 Paesi in tutto. A rappresentare gli Stati Uniti c’erano delegati da San Diego, New York e San Francisco, oltre naturalmente al sottoscritto.

Questa torre di Babele aveva in comune la lingua italiana – lingua ufficiale della conferenza – ma soprattutto la lingua piemontese, nei suoi gloriosi dialetti, dalla parlata “ufficiale” di Torino, ai dialetti delle province di Alessandria, Asti e Novara.

Alla cena di gala di sabato 17 novembre ho portato con me tre amici del gruppo folkloristico Ariondassa, che hanno suonato e cantato nel 2005 e 2006 alla Festa Italiana di Milwaukee. La serata si è così trasformata da una bella cena in una festa di canti e balli nello stile tradizionale della “piola” o dell’osteria, dove la musica era sempre accompagnata da una bottiglia di Barbera.

Per due giorni siamo stati tutti insieme come a casa, nella terra dei nostri antenati e dei nostri cugini

Contemporanei e abbiamo mostrato ai piemontesi del Piemonte che anche se siamo andati lontano non abbiamo dimenticato la nostra storia._

 

Bobby Tanzilo- Traduzione di Ernesto R Milani