14 ottobre 2008
Riapre la Galleria d’Arte di Toronto
La
Galleria d’Arte di Toronto riaprirà i battenti il 14 novembre 2008, dopo
un periodo di grande trasformazione e rinnovamento.
L’inaugurazione vedrà l’installazione di opere scultoree di Giuseppe
Penone, che dovrebbe spronare altri artisti lombardi e italiani a
considerare le possibilità offerte dal Canada, anche nel campo
dell’arte.
Per chi si
troverà a Toronto in quel periodo, sarà una grande opportunità di svago
culturale che per tre giorni a costo zero.
La nuova
Galleria d’Arte di Toronto è la prima opera di Frank Gehry, il famoso
architetto canadese, nato proprio a Toronto nel 1929. Si sviluppa
attraverso 110 gallerie illuminate con oltre 4.000 pezzi di rilievo
internazionale acquisiti recentemente.
L’apertura
al pubblico inizierà con una cerimonia speciale in collaborazione con
l’Ufficio di Immigrazione e Cittadinanza del Canada e dall’Istituto per
la Cittadinanza Canadese, seguita dal taglio del nastro : subito dopo i
neo-cittadini canadesi saranno tra i primi ad ammirare la nuova
Galleria.
Le
cerimonie di apertura della Galleria hanno lo scopo preciso di dare il
benvenuto a tutti –
canadesi
dell’Ontario e neo-cittadini, artisti locali e direttori dei musei
internazionali, vicini di casa e turisti di tutto il mondo.
“Attraverso lo straordinario design di Frank Gehry,
la Galleria d’Arte di Toronto spiega che cosa rappresenta - l’unione
fra il museo artistico e la città, un invito aperto ad entrare e ed a
partecipare a qualcosa di memorabile ed emozionante” afferma Matthew
Teitelbaum, direttore della Galleria Michael e Sonja Koerner, e
direttore generale.”L’architettura, le installazioni e la programmazione
dimostrano con chiarezza che potete immaginare di trovarvi in questo
posto,e noi siamo contenti di vedervi.”
Tra gli elementi rilevanti del nuovo complesso, una scultorea
scala iconica che emerge dalla Walker Court (il centro storico della
Galleria), la celebre Galleria Italia e le torri contemporanee con vista
panoramica sulla città.
Un discorso speciale merita Galleria Italia che è l’icona del
rinnovamento della Galleria d’Arte di Toronto. Nel
mese di maggio 2008 Matthew Teitelbaum aveva già sottolineato la forte
presenza italiana nel settore dell’arte dando grande spazio alla
donazione di 11 milioni di dollari canadesi da parte di 23 famiglie di
origine italiana arrivate in Canada, per la maggior parte, dopo il
secondo dopoguerra. Famiglie che sono state in grado di fare fortuna nel
paese d’ adozione e che con questo gesto munifico intendono finanziare
questo grande progetto di marca italiana a Toronto. Nelle parole
di Ralph Chiodo, uno dei donatori : “Un modo per restituire alla
comunità quello che ci ha dato.”
Nasce così il nuovo spazio progettato dall'architetto di fama mondiale
Frank Gehry: una scultorea facciata in legno e vetro che si estende per
circa 150 metri lungo Dundas Street.
Galleria Italia presenterà, in occasione
dell'apertura, un'installazione di Giuseppe Penone, artista italiano a
cui AGO ha commissionato un nuovo ambizioso lavoro e la presentazione di
alcune fra le sue più importanti opere. L'opera dell'artista torinese
nativo di Garessio, Cuneo, ha varcato le porte dei più prestigiosi musei
del mondo, tra cui il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, la Tate
Gallery di Londra, la Kunstalle di Basilea e lo Stadelijk Museum
d'Amsterdam. Protagonista dell'Arte Povera, egli fonda la sua ricerca,
sin dal suo esordio, attorno al rapporto uomo-natura e sviluppa con
coerenza gli impulsi dell’esperienza artistica battezzata con quel nome
da Germano Celant nel 1966- 67, che promuoveva "il ricorso a materiali
poveri, naturali, antiartistici, per evidenziarne l'energia e
analizzarne i processi naturali". Proprio quel che fa Penone quando
traccia con chiodi la sua mano su un tronco d'albero o affianca la
crescita dell'albero a quella del corpo umano ("Lavorare sugli alberi",
1968), quando segnala i rapporti fra il corpo e l'esterno ("Rovesciare
gli occhi", 1970) o quando esplora fotograficamente l'epidermide ("Svolgere
la propria pelle", 1970).
Questo parallelismo d'impronta leonardesca si è tradotto in opere ed
operazioni in cui si esalta il confronto tra le energie e le materie
della natura. L'albero, un organismo vivente, rassomigliando da una più
attenta osservazione alla figura umana, diviene allora un elemento
centrale per il lavoro dell'artista, "la prima e più semplice idea di
vita, di cultura, scultura" come lui stesso afferma. Grande
attesa, dunque, per un'esposizione ricca di simboli, intense
espressioni, generate da una ricerca artistica di ormai quarant'anni,
che sarà accolta in una nuova straordinaria cornice tutta italiana.
Si è dato spazio a Penone, ma la Galleria d’Arte dell’Ontario possiede
almeno 60.000 opere d’arte che la proiettano tra le prime in Nord
America. Le collezioni permanenti della Galleria spaziano dal forte
interesse per il Group of Seven a tutta l’arte mondiale fino ad uno dei
migliori pezzi della recente collezione Thomson, 2.000 pezzi, il
capolavoro di Peter Paul Rubens Il massacro degli Innocenti.
E’ in questo modo che la Galleria d’Arte di Toronto si presenta al
mondo._
Tradotto e adattato da www.ago.com e www.italplanet.it da testo di
Corrado Paina, Segretario Generale della Camera di Commercio
Italiana di Toronto. |